L’antica città babilonese, forse, è stata ritrovata. Il sito in questione risale al 1800 a.C. circa e si trova in Iraq.
Nel cuore dell’Iraq, nella regione di Erbil, si trova un sito archeologico che sta rivelando segreti incredibili sulla storia della Mesopotamia. Si chiama Kurd Qaburstan, e un team di ricercatori guidato da Tiffany Earley-Spadoni dell’Università della Florida Centrale, con il supporto della NSF e del Governo del Kurdistan, sta scavando in questo luogo affascinante. L’obiettivo è colmare le lacune sulla civiltà mesopotamica del Medio Bronzo, risalente a circa 1800 a.C., e dare uno sguardo più profondo alla vita quotidiana di quel tempo.
Le scoperte fatte finora sono davvero straordinarie, e stanno cambiando la nostra comprensione di questa antica civiltà. Tra i reperti più importanti ci sono tavolette di argilla con scrittura cuneiforme, uniche nella regione, che sono ancora in fase di decifrazione. Queste tavolette potrebbero rivelare informazioni preziose su eventi storici, sistemi di scrittura e la vita quotidiana delle persone che vivevano a Kurd Qaburstan.
Oltre alle tavolette, sono stati ritrovati anche un tabellone da gioco, che suggerisce che le persone si divertivano anche allora, proprio come noi oggi. Questo ritrovamento ci ricorda che la vita non era solo lavoro e fatica, ma anche svago e socializzazione. Inoltre, sono stati scoperti resti di strutture monumentali, tra cui un palazzo amministrativo, che dimostrano l’esistenza di un’organizzazione sociale complessa e una struttura di potere ben definita.
Le scoperte a Kurd Qaburstan ci stanno offrendo una visione inedita della Mesopotamia del Medio Bronzo, una civiltà che spesso viene studiata attraverso la lente dei grandi monumenti e delle figure di spicco. Questo sito ci permette di guardare al di là delle grandi strutture e di entrare in contatto con la vita quotidiana delle persone comuni, con le loro attività, i loro rituali e le loro sfide.
Le scoperte del sito
Tra le scoperte più significative a Kurd Qaburstan ci sono reti di cortili esterni e tubature in argilla, che dimostrano un livello di urbanizzazione piuttosto avanzato per l’epoca. Questo suggerisce che la città era ben organizzata e che i suoi abitanti avevano accesso a servizi essenziali. Inoltre, le ceramiche e i manufatti trovati a Kurd Qaburstan sono ben decorati, suggerendo una distribuzione della ricchezza più equa di quanto si pensasse.
Questo è un dato importante, perché sfida l’idea che ci fosse una netta divisione tra élite e classi basse nella Mesopotamia del Medio Bronzo. Le ossa di animali ritrovate sul sito indicano una dieta variegata, con carne sia domestica che selvaggia. Questo suggerisce che gli abitanti di Kurd Qaburstan avevano accesso a una varietà di risorse alimentari, e che la loro dieta era più ricca e diversificata di quanto si pensasse.

Illustrazione di una porzione dello scavo nel sito di Kurd Qaburstan (www.ucf.edu Tiffany Earley-Spadoni FOTO) – qrios.it
Le implicazioni storiche
Le scoperte a Kurd Qaburstan hanno importanti implicazioni per la nostra comprensione della storia della Mesopotamia. Il sito potrebbe essere identificato con la città perduta di Qabra, menzionata nelle stele babilonesi. Questo sarebbe un ritrovamento straordinario, che ci permetterebbe di collegare un sito archeologico a un luogo menzionato in testi antichi. Inoltre, le evidenze di eventi drammatici, come distruzioni legate a guerre antiche, suggerite dal ritrovamento delle tavolette in un deposito di macerie e resti umani, ci offrono uno sguardo inquietante, ma affascinante, sulla storia di questo luogo.
Le scoperte a Kurd Qaburstan ci aiutano a ricostruire la vita quotidiana di una città mesopotamica, spesso trascurata rispetto a templi e palazzi reali. Le tavolette potrebbero rivelare eventi storici inediti e nuovi dettagli sulla cultura della città. E chissà, gli scavi futuri potrebbero confermare se questo sito corrisponde alla Qabra citata nelle iscrizioni babilonesi.