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Il tesoro perduto della regina Ahhotep: un mistero lungo 160 anni

Nel cuore dell’antico Egitto, in un’epoca segnata da conflitti e rivoluzioni, una regina ha lasciato un’impronta indelebile nella storia.

Ahhotep, vissuta intorno al 1550 a.C., fu una figura chiave nella lotta contro gli Hyksos, popolazione di origine asiatica che occupò il nord dell’Egitto per oltre un secolo. Il suo nome, che significa “La luna è in pace”, contrasta con il ruolo militare e politico che sembra aver ricoperto. Eppure, il suo tesoro, scoperto nel 1859, è ancora oggi oggetto di studi e dibattiti tra gli egittologi.

Il corredo funebre di Ahhotep, rinvenuto a Dra Abu el-Naga, nei pressi dell’odierna Luxor, conteneva un impressionante assortimento di armi e gioielli. Tra questi spiccano spade, pugnali, asce e un bracciale da arciere, oltre a numerose decorazioni in oro, tra cui le celebri mosche d’oro, un’onorificenza militare riservata ai guerrieri più valorosi. Questo arsenale fa ipotizzare che la regina abbia avuto un ruolo attivo nelle battaglie o, quantomeno, sia stata celebrata come una stratega e guida politica.

La scoperta del tesoro è avvolta nel mistero. Fu attribuita all’archeologo francese Auguste Mariette, che all’epoca dirigeva le operazioni di scavo in Egitto. Tuttavia, la sua assenza al momento del ritrovamento e la mancanza di documentazione dettagliata sull’ubicazione della tomba sollevano interrogativi ancora irrisolti. Alcuni studiosi ipotizzano che il sarcofago possa essere stato spostato o che parte del corredo originario sia andato perduto nel caos delle operazioni archeologiche del XIX secolo.

Il tesoro di Ahhotep attirò rapidamente l’attenzione internazionale. Nel 1867, venne esposto all’Esposizione Universale di Parigi, dove suscitò l’ammirazione dell’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, che tentò di acquistare alcuni pezzi per la sua collezione privata. Fu solo grazie alla determinazione di Mariette che il corredo rimase integro e venne trasferito al Museo Egizio del Cairo, dove ancora oggi è conservato, con alcune eccezioni custodite al Museo di Luxor.

Gli enigmi di una regina misteriosa

Un ulteriore enigma riguarda l’identità stessa di Ahhotep. Gli studiosi ritengono che possano essere esistite due regine con lo stesso nome: una, madre del faraone Ahmose I, e un’altra, forse sua sposa o sorella, che avrebbe governato come reggente durante la sua infanzia. L’assenza del titolo “Madre del Re” sul suo sarcofago alimenta questa ipotesi, rendendo difficile stabilire con certezza il suo ruolo effettivo nella corte tebana.

Negli ultimi anni, l’egittologo Gianluca Miniaci ha riacceso l’interesse per questa figura grazie al progetto di ricerca Ahhotep Project. Lo studio dei documenti d’archivio e delle liste inventariali ha permesso di ricostruire meglio la storia del tesoro e di chiarire alcuni dettagli sulla sua provenienza e sulla sua autenticità. Tuttavia, la collocazione esatta della tomba resta ancora un mistero.

Bracciale della regina Ahhotep
Il tesoro della regina Ahhotep svela misteri sull’Antico Egitto (Shutterstock Foto) – www.qrios.it

Il mistero della sua identità

Ahhotep emerge come una delle rare figure femminili a cui furono attribuiti meriti militari, un aspetto insolito per l’epoca. Il suo tesoro, con le sue armi e le sue decorazioni, rappresenta non solo la sua ricchezza, ma anche il riconoscimento del suo ruolo in una delle fasi più critiche della storia egizia. Con ogni nuova scoperta, la sua figura diventa sempre più chiara, restituendole il posto che merita nella storia del Nuovo Regno.

Il mistero della sua tomba e della sua vera identità continua ad affascinare archeologi e appassionati. Forse un giorno, grazie ai progressi della ricerca e della tecnologia, il luogo della sua sepoltura potrà essere finalmente individuato, aggiungendo un altro tassello alla straordinaria storia dell’antico Egitto.