Storia

Civiltà precolombiane, Il mais come motore dell’urbanesimo nei Llanos de Moxo

La civiltà Casarabe, fiorita nei Llanos de Moxos tra il 500 e il 1400 d.C., ha rivoluzionato l’agricoltura precolombiana in Amazzonia.

In un ambiente considerato ostile alla coltivazione su larga scala, questa società ha sviluppato un ingegnoso sistema idraulico che ha permesso di trasformare le savane allagate in campi produttivi, sostenendo una popolazione numerosa e ben organizzata.

Attraverso una rete di canali di drenaggio e stagni artificiali, i Casarabe riuscivano a controllare le abbondanti piogge della regione e a conservare l’acqua per i periodi di siccità. Questo sistema consentiva la coltivazione continua del mais, garantendo raccolti abbondanti e una sicurezza alimentare che ha favorito la crescita di insediamenti complessi.

Mentre molte civiltà precolombiane praticavano il taglia-e-brucia, impoverendo il suolo nel lungo periodo, i Casarabe adottavano strategie più sostenibili. Le foreste non venivano distrutte, ma preservate per la raccolta di risorse complementari come legna e piante medicinali, evitando il degrado ambientale e assicurando la fertilità dei terreni agricoli.

Le scoperte archeologiche più recenti hanno rivelato una sorprendente rete di città interconnesse, con piazze, strade sopraelevate e grandi piattaforme artificiali. L’uso di tecnologie come il LiDAR ha permesso di individuare questi antichi insediamenti nascosti dalla vegetazione, dimostrando che i Casarabe avevano sviluppato una forma di urbanizzazione sofisticata e ben pianificata.

Un tecnica rivoluzionaria

Il territorio dei Llanos de Moxos è caratterizzato da inondazioni stagionali che coprono gran parte della regione per mesi. Per superare questa sfida, i Casarabe costruirono campi rialzati noti come camellones, strutture artificiali che permettevano di coltivare il mais senza il rischio che le piante venissero sommerse dall’acqua.

Queste strutture erano progettate con una precisione straordinaria: lunghe centinaia di metri e larghe decine, i camellones funzionavano come isole agricole autosufficienti. Durante la stagione secca, trattenevano l’umidità del suolo, mentre nella stagione delle piogge garantivano un drenaggio efficace, creando un perfetto equilibrio per la crescita delle colture.

Amazzonia
Un popolo incredibile ha trovato il giusto equilibrio tra agricoltura e natura (Shutterstock Foto) – www.qrios.it

Ecologia e urbanistica dei Casarabe

Oltre alla loro abilità ingegneristica, i Casarabe hanno dimostrato una profonda comprensione ecologica del loro territorio. Grazie al loro sistema agricolo avanzato, hanno reso abitabile e produttiva una regione che, senza interventi, sarebbe stata difficilmente sfruttabile per un’agricoltura intensiva. Questo ha permesso alla loro civiltà di prosperare per secoli.

Le pratiche agricole sostenibili dei Casarabe rappresentano una lezione preziosa per il presente. In un’epoca in cui la sicurezza alimentare e l’adattamento ai cambiamenti climatici sono sfide globali, il loro approccio basato sull’integrazione tra ingegneria e rispetto dell’ecosistema potrebbe offrire ispirazione per nuovi modelli di agricoltura sostenibile.