Un viaggio nel tempo sotto la cattedrale di Parigi: incredibili scoperte a Notre Dame dopo i restauri, cos’hanno trovato.
Nel cuore di Parigi, affacciata sulla Senna, Notre-Dame è molto più di una cattedrale. È un simbolo, un’icona, un luogo che ha attraversato i secoli accompagnando la storia della città e della Francia. Le sue guglie svettanti, le vetrate colorate e le imponenti navate gotiche hanno incantato generazioni di fedeli e visitatori, diventando il cuore spirituale e artistico della capitale francese.
Dopo anni di lavori, finalmente, nel dicembre 2024, Notre-Dame ha riaperto le sue porte. Il restauro l’ha riportata alla sua bellezza originaria, restituendola ai fedeli e ai turisti.
Ma nei lunghi mesi di ricostruzione, tra impalcature e attrezzature da cantiere, è accaduto qualcosa di inaspettato: scavando sotto il pavimento della cattedrale, gli archeologi hanno trovato un tesoro dimenticato per secoli.
Scavando sotto il pavimento della navata, è emersa una bara di piombo intatta, circondata da antiche sepolture. Ma la scoperta più incredibile è stata un insieme di sculture medievali di straordinaria bellezza, rimaste sepolte per secoli. Gli esperti hanno capito subito che si trattava dei resti del pontile-tramezzo di Notre-Dame, una struttura scolpita che separava la navata dal coro nel XIII secolo e che era stata smantellata nel XVIII secolo.
Un capolavoro dimenticato torna alla luce
Tra i frammenti ritrovati ci sono busti e teste di figure scolpite con incredibile maestria, alcuni ancora con tracce di colore. Un tempo, infatti, le sculture di Notre-Dame erano dipinte con colori vivaci, molto diverse dal grigio della pietra che vediamo oggi. Uno dei ritrovamenti più emozionanti è il volto di Gesù, con gli occhi chiusi e il sangue che stilla da una ferita nel fianco: un’opera di rara intensità espressiva.
Gli storici hanno scoperto che il pontile-tramezzo raccontava la Passione di Cristo, attraverso una serie di scene scolpite che guidavano i fedeli nella loro esperienza spirituale. National Geographic ha definito la scoperta “una delle più straordinarie mai fatte sull’arte gotica”, sottolineando quanto questi frammenti siano preziosi per la storia dell’architettura medievale.

Un nuovo capitolo per Notre-Dame
Oggi, alcuni di questi incredibili ritrovamenti sono esposti al Musée de Cluny, nella mostra “Far parlare le pietre. Le sculture medievali di Notre-Dame”, visitabile fino a marzo 2025. Gli archeologi credono che sotto la cattedrale possano esserci ancora molti altri tesori nascosti, ma per il momento non sono previsti nuovi scavi.
Se non fosse stato per l’incendio, forse nessuno avrebbe mai scoperto questi capolavori dimenticati. Oggi, Notre-Dame non solo è tornata a splendere, ma ha anche svelato un pezzo della sua storia che si credeva perduto per sempre, rendendo il suo ritorno ancora più straordinario.