Storia

Dimmi come indichi i numeri con le dita delle mani e ti dirò da dove vieni

Le dita delle mani rivestono un ruolo privilegiato nell’apprendimento dei numeri e delle operazioni aritmetiche. Non è affatto casuale il fatto che ancora oggi si utilizzino espressioni come “contare a mano” e “calcolo digitale”. Quest’ultimo aggettivo deriva proprio da “digitus”, che in latino significa “dito”, mentre in inglese il termine “digit” è passato a significare “cifra”. Popoli diversi usano dita diverse per indicare gli stessi numeri.

In Germania, così come in Italia e in generale nel resto d’Europa, il pollice corrisponde al numero uno, pollice e indice al numero due, pollice, indice e medio al numero tre e così via, fino a raggiungere il cinque e iniziare ad usare l’altra mano in modo analogo.

In Inghilterra, invece, così come negli Stati Uniti e in Canada, il modo di indicare i numeri e di contare con le dita è differente. Gli inglesi sollevano l’indice per dire uno, l’indice e il medio per indicare il due, l’indice, il medio e l’anulare per dire tre, l’indice, il medio, l’anulare e il mignolo per indicare il quattro, e tutte e cinque le dita per significare cinque.

In una scena del film “Bastardi senza gloria” (2009) del noto regista Quentin Tarantino, questa differenza si rivela fatale, sollevare le dita nel modo “sbagliato” ha conseguenze letali. In una taverna, il tenente Archie Hicox, una spia inglese travestita da ufficiale tedesco, è a tavola con dei soldati nazisti.

Ad un certo punto, l’infiltrato ha l’infelice idea di offrire un giro di whisky ordinando “tre bicchieri”, ma commette un errore: enfatizza la richiesta indicando il numero tre alla maniera inglese, cioè sollevando l’indice, il medio e l’anulare. Questo errore gli costerà la vita.

A cura del Prof. Vincenzo Giordano