A Milano è crescita record del canone d’affitto: nel corso dell’ultimo trimestre, i canoni di locazione per gli immobili residenziali sono aumentati, sotto la Madonnina, del 4,2%, superando i 23 euro mensili al metro quadro.
Il capoluogo lombardo diventa così la città dove affittare casa costa di più. L’aumento è caratterizzato da un tasso annuale superiore al 15%, indi maggiore dell’inflazione. A fornire questi dati ci ha pensato, di recente, l’ufficio studi di un celebre portale di annunci immobiliari.
La situazione nelle varie zone
Quando si parla della città di Milano, si inquadra un insieme di zone eterogeneo. Osservandolo nel dettaglio, è possibile rendersi conto che alcune sono caratterizzate da aumenti più marcati. In questo novero è possibile includere, per esempio, l’area di Famagosta e quella di Garibaldi, senza dimenticare la zona di Via Lorenteggio e di Bande Nere. Fra tutte queste aree, quella con l’aumento maggiore nell’ultimo trimestre risulta essere Garibaldi – Porta Venezia, con un +10,1%.
A Milano si possono trovare anche quartieri che sono stati interessati da un calo dei prezzi degli affitti. Tra questi spiccano la zona di Baggio, quella del Vigentino e Via Ripamonti. Dopo l’estate, nelle suddette aree del capoluogo lombardo è stato possibile apprezzare, rispettivamente, un decremento dei prezzi pari al 2,9, al 3,6 e al 6,7%.

Guardando alle zone più costose, non si può non chiamare in causa la situazione del centro storico. Con i suoi 32,6 euro mensili al metro quadro, è l’area dove affittare casa richiede l’impegno economico più alto, come abbiamo visto superiore alla media a livello cittadino.
Esistono anche altre zone della città che la superano. Quali sono? L’area Fiera – De Angeli, con una media di 24,7 euro mensili/metro quadro, la zona dei Navigli e della Bocconi, con una richiesta media affine per il canone mensile di affitto.
Per trovare quartieri decisamente economici per affittare casa, bisogna guardare alla zona di Baggio e a quella di Forlanini – quest’ultima, insieme con diverse altre, al centro di una recente riqualificazione per via dell’arrivo della metropolitana blu – dove, rispettivamente, affittare casa costa 14,5 e 16,9 euro mensili al metro quadro.
Come stanno le cose nell’hinterland?
Chi, dopo aver passato in rassegna gli annunci di case in affitto a Milano, non trova nulla che faccia al caso proprio, guarda ovviamente all’hinterland della metropoli, ricco di centri urbani ben collegati e a misura d’uomo.
Come stanno le cose dal punto di vista dei prezzi degli affitti? Se si guarda alla situazione della città metropolitana, è possibile ravvisare una crescita del prezzo delle locazioni pari al 3,5%, aumento che ha permesso di raggiungere una media di 21,5 euro mensili a singolo metro quadro.
Consistente l’aumento a Rho (+17,6% nel corso dell’ultimo trimestre), ma anche a San Donato Milanese. Qui, durante il terzo trimestre del 2023, i canoni di locazione sono cresciuti del 4,8%. Anche a Sesto San Giovanni si può parlare di un aumento, seppur decisamente più contenuto (+0,6% nell’ultimo trimestre).
I centri urbani dove i prezzi degli affitti hanno perso quota sono invece Segrate, che negli ultimi tre mesi ha visto una decrescita dei costi delle locazioni pari allo 0,8%, Abbiategrasso, con un -3,1%, e Legnano, città dove i canoni di locazione sono stati interessati, nel terzo trimestre dell’anno, da una riduzione del 7,1%.
L’opinione degli esperti
Gli esperti hanno commentato questi dati portando l’accento sul fatto che, in generale, il mercato soffre per via di un eccesso di domanda e di una generale debolezza dell’offerta.
Per quanto riguarda le cause di quest’ultima, va ricordata la tendenza, sempre più diffusa tra chi vive in affitto, a rimanere per più tempo nell’immobile a causa dell’incertezza relativa alla possibilità di acquistare casa.
Nell’ultimo semestre, è stato possibile riscontrare un aumento dello stock immobiliare, comunque insufficiente per assorbire le richieste.