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Le principali tipologie di truffe online

Le truffe online stanno tornando a crescere e, secondo diversi punti di riferimento autorevoli, avrebbero raggiunto le cifre record viste in pandemia. Il web, fondamentale nella vita di tutti noi, è il canale principale tramite il quale i truffatori esercitano la loro condotta criminosa.

Di truffe online ne esistono diverse. Quali sono le principali tipologie? Scopriamolo assieme nelle prossime righe.

Sextortion

Questo termine inglese, che è la crasi delle parole sex e extortion, chiama in causa una tipologia di truffa che si basa sull’invio di mail con richieste di soldi. La persona che riceve il messaggio viene ricattata e si vede minacciata di vedere diffusi propri video mentre guarda materiale pornografico – contenuti di questo tipo si possono ricavare entrando, come hacker, nel sistema delle web cam dei laptop – qualora non dovesse pagare.

Come muoversi in queste situazioni? A dare qualche consiglio ci pensa il sito Lovemysenses.com, che sottolinea l’importanza di non rispondere alle mail e di non pagare.

Nella maggior parte dei casi, infatti, contenuti di questo genere sono spam e nulla di più.

Il suddetto portale consiglia pure di cambiare le password e di introdurre, per l’accesso ai propri profili e casella mail, l’autenticazione a due fattori.

Catfishing

Il catfishing, la celebre truffa romantica, vede il criminale iniziare, attraverso i social media o via mail, una relazione con la sua vittima. Tutto comincia, quasi sempre, con una richiesta di contatto casual sui social, per evolversi in continue richieste di denaro.

Come capire, nel momento in cui si riceve una richiesta di amicizia, se dietro c’è un truffatore? Esistono alcuni criteri che, indubbiamente, denotano la non autenticità del profilo.

Pochi follower, uno o due post visibili, nessuna informazione sul passato, sugli hobby, sulla vita in generale: ecco criteri che devono portare a pensare che, molto probabilmente, dietro il profilo c’è una persona con intenzioni malevole.

Altro campanello d’allarme sono i complimenti eccessivi fatti fin da subito.

Smishing

Conoscere le varie tipologie di truffe online per potersi difendere al meglio.

Lo smishing è una tipologia di truffa online che, negli ultimi giorni, è finita al centro dell’attenzione mediatica in quanto tantissime persone sono cadute vittime. Tutti i giornali hanno parlato, infatti, dell’alto numero di persone che hanno ricevuto, da numeri sconosciuti, messaggi come “Ciao papà/mamma, ho perso il telefono/mi si è rotto il telefono”.

A questa tipologia di comunicazione, segue sempre una richiesta di denaro o delle credenziali di un conto corrente.

Questo è un tipico caso di smishing, truffa dalla quale ci si può difendere non chiamando il numero, non rispondendo e contattando il proprio figlio sul numero che già si ha a disposizione.

Phishing

Il phishing è la regina delle truffe online. In questo caso, i malintenzionati ingannano le proprie vittime, convincendole a lasciare dati sensibili – per esempio le credenziali del conto corrente – grazie alla creazione di mail con layout di gruppi bancari o altre realtà affidabili (per esempio l’Agenzia delle Entrate).

Anche se le tecniche di phishing si sono affinate molto negli ultimi anni e i truffatori inviano mail sempre più verosimili, ci si può comunque difendere. In che modo? Guardandole bene, perché l’errore, seppur piccolo, scappa sempre.

Essenziale è ricordare che realtà come le banche non chiedono mai e poi mai le credenziali dei conti, né online né tramite chiamate vocali.

Vishing

Il vishing è la versione vocale del phishing. Si tratta di un crimine che vede i truffatori usare le chiamate vocali per raccogliere dati sensibili delle loro vittime, in primis le credenziali del conto.

Le vittime vengono convinte a rilasciarli in quanto i truffatori mettono in primo piano la necessità di concretizzare delle inesistenti procedure di sicurezza.

Anche in questo caso, è opportuno ricordare – e fare presente ai propri familiari anziani e fragili – che gli operatori della banca non hanno la facoltà di chiedere i codici.