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La lasagna in tubetto: l’idea del vincitore di MasterChef

Nel 2017, Valerio Braschi, un ragazzo di appena 18 anni, spiccò tra gli altri nella sesta edizione di MasterChef Italia. Riuscì infatti a vincere il titolo e ad aggiudicarsi un assegno di 100.000 €, divenendo il vincitore più giovane del programma televisivo. Nel 2019, Valerio aprì a Roma il suo primo ristorante, il “1978”, dove ovviamente ricopre il ruolo di chef. In questo posto, il giovane chef ha potuto sperimentare e usare la creatività, cosa che l’ha sempre caratterizzato anche durante il programma. Una delle sue ultime creazioni è un classico della cucina italiana ma proposta in modo differente: una lasagna in tubetto che lo chef ha deciso di chiamare “Lasagna 2021“.

Lasagna in tubetto
Credits: Bologna-la Repubblica

Ristorante 1978

Appena terminate le riprese e la messa in onda di MasterChef, Valerio Braschi ha optato per ricominciare da zero in modo da evitare di essere considerato un raccomandato. Ha difatti iniziato a lavorare come aiuto cuoco in un albergo a 3 stelle. In questo modo ha potuto capire cosa voleva dire stare in cucina e come gestire un gran numero di clienti. Finita questa esperienza lavorativa, Valerio inizia ad essere contattato per partecipare a vari eventi per rappresentare la cucina italiana. Viene inoltre chiamato per fare consulenza in giro per l’Italia, ad esempio in Puglia, a Noicattaro, ha avviato un locale chiamato “L’ardito Birraio” per il quale ha gestito il menù.

Dopo due anni di viaggi e di nuove esperienze culinarie, Valerio Braschi apre il 20 novembre 2019 il tanto atteso ristorante. Oltre 200 persone hanno richiesto di lavorare con lui e lo stesso Valerio ha deciso di tenere i colloqui.

Ristorante 1978
Credits: Radio 105

Un menù particolare

Il ristorante da grande attenzione alla cucina di pesce, ma si è optato per usare prodotti diversi dai tradizionale. Il giovane chef afferma infatti che la sua cucina è stata influenzata molto dai viaggi da lui compiuti nei due anni dopo la vittoria di MasterChef: “Il mio menu ha due anime: da un lato ciò che voglio tenere fermo e ben ancorato, ovvero i piatti dedicati a mia nonna o alla mia ragazza; all’opposto vi è la curiosità che si esprime in ricette che la gente non può replicare a casa” .

Ristorante 1978 offre sia la possibilità di ordinare alla carta e sia quella di fare una degustazione di 10 portate al prezzo di 100 €. I piatti più apprezzarti son stati: il curry ai gamberi rossi, il Pho-Men (unione tra Pho, un piatto vietnamita, e in ramen giapponese) e il Lum-Ici (piatto composto da lumache e alici). Tuttavia, un piatto si è distinto per la sua particolarità, ossia la lasagna in tubetto.

Lum-Ici
Credits: RomaToday

Come nasce la lasagna in tubetto?

“Da bambino la mattina dopo le feste, appena svegli, ci lavavamo i denti con una bella forchettata di lasagne avanzate in frigo dal giorno prima”, ricorda Valerio Braschi sui social. Ha deciso così di mantenere vivo questo suo ricordo proponendo all’Italia gli ingredienti e i sapori tradizionali della tanto amata lasagna, ma all’interno di un tubetto. Il piatto si presenta con il tubetto e con uno spazzolino di pasta all’uovo in cui mettere la crema di lasagna, accompagnato da un brodo di parmigiano da bere a fine degustazione.

Lasagna in tubetto
credits: scatti di gusto

La ricetta della lasagna in tubetto è uno dei piatti facenti parte del menù degustazione dello chef composto da 10 portate al costo di 100 euro.