Architettura Miti e Leggende

Padmanabhaswamy: la porta mai aperta del misterioso tempio indù

In India esiste un tempio chiamato Padmanabhaswamy in cui sono presenti diverse stanze segrete. All’interno di ogni stanza sono nascosti importanti tesori e misteri incredibili. Tra tutte queste stanze, gli studiosi e le autorità sono riusciti ad aprirne solo alcune: la porta che conduce ad una delle stanze del Padmanabhaswamy non è mai stata aperta per ragioni fisiche e misteriose che ne impediscono l’accesso. 

Il tempio Padmanabhaswamy, esempio dell’architettura dei templi indù

Il tempio Padmanabhaswamy è uno dei monumenti d’India più caratteristici: è un tempio indù situato presso la capitale dello stato indiano del Kerala, Thiruvananthapuram. Il nome della città può essere tradotto con “La città del Signore Ananta”: il riferimento è alle divinità a cui è dedicato il tempio. Padmanabhaswamy è costruito in stile Dravidico, lo stile architettonico tipico della regione sud dell’India. Questo stile si distingue per edifici con pianta quadrata, tetto piramidale e diversi piani, numerose porte che coprono la porta finale che conduce alla cella più importante e sale con molti pilastri. Tra tutte le stanze, alcune sono dedicate alla funzione di serbatoio d’acqua per le funzioni religiose e le benedizioni.

Credits: Ben Perek via Flickr

Famoso per la leggenda legata alla porta mai aperta, il tempio Padmanabhaswamy è una delle 108 dimore sacre dedicate al dio Vishnu. Il dio Vishnu è una delle principali divinità adorate nell’induismo e combina figure minori ed eroi locali. Le sue forme di apparizione sono moltissime, così come i nomi con cui i suoi adoratori si riferiscono a lui. Nelle rappresentazioni indossa spesso una corona e con gli arti sorregge attributi simboli di potere della creazione e del tempo. 

È difficile affermare a quando risalga la costruzione del tempio, anche se è noto dalla letteratura dei primi secondi del Medioevo, già a partire dal VI secolo. Alcune aggiunte ornamentali risalgono invece al XVI secolo. Attualmente il santuario è gestito dalla famiglia reale Travancore; tutti i beni contenuti nel tempi sono stati controllati a lungo dalla famiglia, successivamente sostituita dalla Corte Suprema dell’India. 

Padmanabhaswamy - tempio di notte
Sree Padmanabhaswamy Temple Lakshadeepam 2020

Come mai l’ultima porta del Padmanabhaswamy non è mai stata aperta?

I misteri che ruotano intorno al tempio non sono pochi. Sono tantissime le leggende legate soprattutto alle innumerevoli ricchezze che ospita. Si dice che nei primi anni del Novecento alcuni ladri cercarono di intrufolarsi per saccheggiarlo e furono costretti alla fuga grazie a centinaia di serpenti. Tra tutte le leggende attira molta attenzione la porta del Padmanabhaswamy che non è mai stata aperta. Di che cosa si tratta?

Una decina di anni fa, la Corte Suprema dell’India, incaricata della salvaguardia dei tesori del tempio, ordinò l’apertura di tutte le stanze segrete. Tra tutte, non si riuscì ad accedere ad una stanza del Padmanabhaswamy e la porta di questa stanza non venne mai aperta. La porta che conduce all’ultima stanza è sorvegliata da due monaci. Sembra che all’interno della stanza ci siano altrettanti misteri e che la stanza stessa possa contenere i segreti della conoscenza del mondo. All’interno delle altre stanze la Corte Suprema dell’India ha trovato oggetti d’oro, pietre e un tesoro che si stima essere di miliardi di dollari. Probabilmente non si scoprirà mai il valore del tesoro del tempio Padmanabhaswamy, almeno finché la misteriosa porta non sarà aperta. 

Padmanabhaswamy: la porta mai aperta
Credits: curiosmos.com

Aprire l’ultima porta del tempio è rischioso e gli esperti in materia lo sconsigliano. La porta infatti non ha meccanismi che forniscano suggerimenti su come aprirla. Ai lati della porta sono raffigurati dei cobra, tra i serpenti più velenosi al mondo, che come abbiamo visto sono un cattivo segnale per chi ha intenzione di entrare nella stanza. Si crede che la stanza sia sigillata secondo particolari meccanismi, i Naga Bandham.

Naga Bandhana: il rito dei fregi e dei cobra

Negli studi esoterici legati alla religione induista i Naga Bandhana sono processi tramite cui è possibile chiudere e legare qualcosa tramite fregi raffiguranti dei cobra. Si tratta in realtà di un rito occulto, la cui forma scritta è quasi impossibile da reperire: è un rito segreto tramandato dai Grandi Santi che vivono in una terra mistica sull’Himalaya. 

Secondo gli studiosi dell’esoterismo, i Naga Bandhana sono meccanismi molto complessi che funzionano grazie alle onde sonore e vocali prodotte da una persona. Quando questa persona specifica pronuncia le parole dell’incantesimo, le vibrazioni prodotte permettono alla porta di aprirsi. Sfidare i Naga Bandhana è controproducente: una voce diversa risveglierebbe i serpenti.

Padmanabhaswamy: la porta mai aperta - tempio
Credits: Randy Knight via Flickr

L’ultima porta del Padmanabhaswamy potrà mai essere aperta?

Secondo i saggi dell’India, oggi non esiste ancora qualcuno in grado di poter pronunciare la formula con la giusta voce. Si crede nella nascita di un bambino prescelto, in grado di poter eseguire la formula e disattivare Naga Bandhana. È tuttavia probabile che la tecnologia moderna permetta di aprire la porta, ma i saggi sono preoccupati. Secondo la religione, se si aprisse l’ultima porta del Padmanabhaswamy nel modo sbagliato, un male mai visto prima colpirebbe non solo la popolazione indiana, ma l’intera popolazione mondiale.