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La Pietà firmata da Michelangelo: la statua griffata

La Pietà di Michelangelo è una delle opere più importanti che l’artista fiorentino abbia mai creato, nonché la più rappresentativa del Rinascimento. Venne commissionata dal cardinale francese Jean Bilhères de Lagraulas come monumento funebre per il suo stesso funerale. La scultura venne completata quando l’artista era molto giovane, circa 25 anni. Non solo quest’opera deve la sua fama alla perfezione che la caratterizza ma anche alla firma del creatore. Infatti, La Pietà è l’unica opera firmata da Michelangelo.

Il cardinale richiese una scultura che rappresentasse la Vergine Maria con Cristo morto tra le braccia. Ordinò che la statua venisse allocata nella cappella di Santa Petronilla in Vaticano. Il motivo era che di lì a breve ci sarebbero state le celebrazioni giubilari. Ciò avrebbe portato molti pellegrini francesi a visitare la cappella e l’idea era presentare La Pietà di Michelangelo come capolavoro donato da un connazionale. Il contratto ufficiale per la realizzazione dell’opera venne firmato nell’agosto del 1498 e prevedeva che la scultura venisse consegnata entro un anno. Il 6 agosto, giorno in cui La Pietà venne consegnata, il cardinale Jean Bilhères morì.

La Pietà firmata da Michelangelo: unica opera del Buonarroti firmata
Credits: Informatore Coop

Realizzazione dell’opera: la ricerca del marmo migliore

Michelangelo Buonarroti è conosciuto per essere uno scultore esigente e amante delle materie di prima qualità. Gli ci vollero infatti 9 mesi per scegliere il marmo giusto e per trasportarlo dalle cave di Carrara, dove scolpì La Pietà, a Roma.

La Pietà raffigura un tema tipico dell’iconografia cattolica: la Madonna che tiene in grembo il corpo del figlio morto, il Cristo deposto dalla croce. L’opera è una versione idealizzata del tema della pietà. Michelangelo non mostra le piaghe inflitte al Cristo sulla croce, né il dolore della Vergine dinanzi al figlio deceduto. Piuttosto, fa emergere la dimensione divina dei due personaggi, levigando il marmo fino a farlo risplendere e attribuendo alla Vergine un volto estremamente giovanile. Una scelta che scatenò le polemiche dei suoi contemporanei più tradizionalisti. La pietà rappresenta l’unione della vita e della morte che insieme tendono verso l’assoluto. La rassegnazione sul volto della Vergine indicherebbe il superamento delle sofferenze terrene e il raggiungimento della pace.

La pietà firmata da Michelangelo
Credits: Arte Svelata

La scultura segue una struttura piramidale, tipico del rinascimento. Ciò risponde a esigenze di equilibrio e armonia. Questa impostazione geometrica è sottolineata dalle piaghe delle vesti di Maria che accolgono quasi interamente il corpo di Gesù.

La Pietà: la firma di Michelangelo e il dente di troppo

La pietà è l’unica opera firmata da Michelangelo. Il Vasari svelò il motivo dietro la scelta di firmare l’opera. Affermò che l’opera venne ammirata da alcuni signori lombardi che provarono a identificare l’autore. Dopo un lungo dibattito, conclusero che la statua fosse di un loro connazionale, Cristoforo Solari. Sentendo ciò, Michelangelo decise di nascondersi una notte dentro la chiesa dove incise il suo nome. L’artista scolpì la sua firma su una fascia lungo il petto di Maria.

La pietà firmata da Michelangelo
Credits: Pinterest

Un’altra particolarità de La Pietà, un po’ più difficile da notare, è il dente in più di Cristo. Per l’esattezza si tratta del quinto dente anteriore che viene chiamato “il dente del peccato”. Nelle opere di altri artisti rinascimentali era considerata una prerogativa di un carattere negativo. In questo caso, il Cristo de La Pietà, con la sua morte, prende su di sé tutti i peccati del mondo.

A partire dal 1517 la scultura viene posta a San Pietro dove nel tempo trova varie collocazioni. In occasione dell’Esposizione Universale a New York, viene trasferita negli Stati Uniti per due anni, dal 1962 al 1964. Nel 1972, un geologo ungherese colpisce ripetutamente La Pietà con un martello. Ci furono molti dibattiti sul restaurarla o meno. Alcuni suggerirono di lasciare l’opera danneggiata per testimoniare un’epoca dominata dalla violenza. Altri richiesero un restauro critico, in cui sarebbero state evidenziate le parti mancanti o rifatte. Alla fine si prese la decisione di un restauro completo in quanto anche una sola piccola imperfezione ne La Pietà sarebbe stata intollerabile. Da allora, la scultura è protetta da una teca in cristallo infrangibile.